Oggi ospitiamo nel blog Francesca e le sue socie dell'associazione Fate di Carta, un'associazione che nasce a Catania e che promuove l'immaginazione, la cultura e la creatività attraverso i libri per l'infanzia, con un occhio anche alla valorizzazione della loro meravigliosa terra, la Sicilia.
- Come nasce e perché la vostra associazione Fate di carta?
La nostra associazione
nasce dall’amore per i bambini, per la volontà di diffondere la cultura dei
libri e la lettura condivisa.
Ci siamo conosciute nel lontano 2006, durante il servizio civile, in
un oratorio salesiano nel cuore della città di Catania. Lì nasce l’intesa tra
noi socie, ci completiamo, lavoriamo coi bambini, cominciamo a sprigionare la
nostra creatività. Dopo l’esperienza con il servizio civile le nostre strade si
separano, anche se ci osserviamo da lontano con ammirazione e stima,
continuiamo a studiare, io discuto la mia
tesi di laurea con la mia piccola nel pancione, divento mamma e continuo a
studiare la letteratura per l’infanzia, la mia grande passione. La lettura di
questi magnifici albi insieme alla mia bambina, mi appassiona, mi dà un gran
coraggio, mi fa sprigionare una creatività che non sapevo di avere, ma
soprattutto mi fa intrecciare un legame speciale con i miei bambini, un momento
tutto nostro, dove tutto si ferma e comincia la magia dei racconti. Tutto
questo volevo comunicarlo agli altri così coinvolgo Agata nel mio progetto.
Agata: Sono laureata
in Lettere Moderne. Insieme ai miei studi, il servizio civile presso un
oratorio salesiano e un’importante esperienza in un centro aggregativo per
minori della Caritas Diocesana di Catania mi hanno reso quella che sono: una
“Mary Poppins” con tanti libri e materiali nella borsa con cui mi piace
divertirmi con i bambini che ho incontrato e incontro. Continuano ad essere
loro i miei veri maestri.
L’Associazione Fate di
carta è uno strumento attraverso il quale spero di fare rete con le
associazioni e i centri regionali e non solo, che si occupano di educazione.
Tiziana: sono la
sorella di Agata ed è lei che mi ha coinvolta in questa splendida avventura.
Lei era sicura che avrei condiviso il progetto di fondare un’associazione
culturale che avesse come scopo principale quello di diffondere la lettura già
dalla prima infanzia e che per farlo, avrebbe utilizzato non solo i libri ma la
creatività. Non aveva tutti i torti! Mi
sono laureata in pedagogia con una tesi sulla letteratura per l’infanzia tra
Otto e Novecento. Sono un’educatrice dell’infanzia e ho collaborato con diverse
associazioni presenti sul territorio catanese, in ambito educativo e sanitario.
Le nostre esperienze sembravano convergere verso un’unica
strada. Una sera ci incontriamo e la magia si crea.
Dal primo giorno nasce il
nostro nome: FATE esce fuori dall’unione delle iniziali dei nostri nomi: F
(Francesca), A (Agata), T (Tiziana), DI CARTA viene invece suggerito dal
materiale dei libri, ma fate suggerisce anche
il fare, il creare, il lavorare… E’ perfetto!!! Siamo noi, nasce la
nostra associazione.
- Di che cosa si occupa? Attività?
Fate di carta si occupa in primo luogo di letteratura per
l’infanzia, la volontà di consigliare libri di qualità e di incoraggiare la
lettura in famiglia ci sta sempre a cuore, soprattutto in zone difficili della
periferia di Catania. Le nostre letture animate sono sempre seguite da
laboratori ispirati ad essi, per rimarcare la storia raccontata e per stimolare
la creatività dei bambini. Siamo fermamente convinte che, attraverso il gioco e
la lettura di storie belle, soprattutto di storie divertenti, i bambini possano
imparare più facilmente e sentendosi liberi di esprimersi possano incanalare e
manifestare meglio le proprie emozioni.
Ci piacciono tanto le letture con argomenti scientifici seguiti da
esperimenti semplici, ci piacciono i giochi in cui la fantasia si possa
liberamente esprimere e ci piace pasticciare, manipolare e usare tutti i sensi.
Traiamo ispirazioni dalla teoria della lumaca di Gianfranco Zavalloni, fermarsi e connettersi
con la natura, dare libero sfogo alla fantasia come ci ha insegnato Bruno
Munari, ritornare alla semplicità come
la scuola di Reggio di Loris Malaguzzi ci mostra nei loro atelier. Siamo
affascinate dai laboratori di Herve Tullet e traiamo spunto e ispirazione dalla
magia dei suoi libri. I bambini sono i protagonisti assoluti e alla fine di
ogni nostro incontro ci rimane sempre la sensazione che sono stati loro a
regalare spunti e nuove idee, ad
insegnarci le cose buone e semplici della vita.
- Chi siete?
Siamo delle giovani donne:
- Francesca, 36 anni,
laureata in Culture e linguaggi per la comunicazione, appassionata e studiosa
della letteratura per l’infanzia, mamma di due bambini meravigliosi, che mi
hanno insegnato a credere nelle mie potenzialità. Ho iniziato a leggere e
parlare di lettura in famiglia in un piccolo nido di Catania nell’estate del 2016 e in quella
del 2017 ho organizzato insieme alla mia amica libraia Aurelia Calì, due
“Flashbook letture al ciel sereno”. Nonché presidente di Fate di carta e
volontaria Nati per Leggere. Mi sono fatta ispirare da numerosi grandi studiosi
della letteratura per l’infanzia, primo fra tutti Bruno Tognolini, dai libri di
Rita Valentino Merletti e dal celebre Aidain Chambers. Mi ha ispirato studiare della famosissima associazione culturale
Hamelin, che da anni si occupa di letteratura dell’infanzia a Bologna.
- Agata, 31 anni, a sedici anni inizio delle attività di volontariato che mi vedono impegnata in
quartieri cosiddetti “difficili”. Per coinvolgere i ragazzini che spesso
percepiscono come altro da sé e distanti dalle loro vite i contenuti proposti
dalla scuola, inizio ad interessarmi ai metodi educativi di Mario Lodi, Danilo
Dolci, Gianfranco Zavalloni e del Movimento di Cooperazione educativa. Raccolgo
una serie di articoli e libri su cui studio e che mi fanno sognare una scuola
un poco diversa da quella odierna.
Infine la poliedrica Tiziana, 30 anni, Pedagogista ed Educatrice ha collaborato con diverse
associazioni culturali locali che operano in ambito educativo, attualmente è
un’educatrice domiciliare e segretaria dell’associazione. Ha lavorato nelle
scuole con progetti di Educazione alla Pace e alla Mondialità e alla Pace e
progetto sulle Buone Maniere.
- Perché per voi è importante promuovere la cultura, l’immaginazione e la creatività attraverso i libri?
Attraverso i libri e
le storie si spalancano le porte dell’immaginazione e fantasia, i nuovi media
tendono ad imbambolare e a bloccare il flusso immaginativo e anche
manipolativo. Noi Fate non siamo contrarie alla tecnologia, un uso moderato non
fa che arricchire i naturali processi cognitivi dei bambini. Tuttavia pensiamo
che sia importante incoraggiare l’ascolto, il fluire dell’emozioni, lo
sperimentare a 360 gradi il mondo. I libri sono un potente strumento di questo
processo fatto di emozioni, di esperienze linguistiche, cognitive e anche
affettive. Attraverso il libro si educa in tutti i sensi per prima cosa direi
che impari a vedere la bellezza delle cose e l’arte è la prima forma del bello. Per questo legare il libro alla forma
creativa, all'attività operosa è quasi
un passaggio obbligato. Quando finisci la lettura del libro ci sono sempre due
minutini di silenzio, uno spazio sospeso in cui si assimila quanto ascoltato,
dopo occorre fare, occorre creare per non interrompere la magia creata. Picasso
diceva che tutti i bambini sono artisti il difficile è restarlo da adulti. Noi
siamo completamente d’accordo con lui!!
- Come possono contattarvi?
I nostri laboratori sono itineranti, possiamo spostarci ovunque nella nostra bella terra di Sicilia, soprattutto nella Sicilia orientale. Ci potete contattare nei principali network Facebook, Instagram.
Questa la nostra e-mail: fatedicarta.ass.culturale@gmail.com
Ringraziamo Francesca, Agata e Tiziana e concludiamo augurando loro che la loro bellissima iniziativa possa crescere e raggiungere tante piccole manine!
Francesca&Monia
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